Coreografia: Emilie Lalande
Creato nel dicembre 2019
Durata: 15 mn
"Se nessuno sa quando gli uomini hanno cominciato a crearsi degli idoli, sappiamo però che sono della più alta antichità". (VOLTAIRE)
Le persone hanno sempre creato idoli. Un tempo divinità religiose, oggi cantanti, attori o blogger... Come nasce questo bisogno di idolatrare persone che noi stessi abbiamo scelto di mettere su un piedistallo? È un bisogno individuale vitale o una follia collettiva?
Foto: Nathalie Sternalski
Coreografia: Filipe Portugal
Musica: Ólafur Arnalds & Alice Sara Ott, Zoë Keating
Creato nel 2019 per il Jeune Ballet di Cannes Rosella Hightower
Durata: 20 mn
"Creare per giovani danzatori è sempre stata una grande sfida per me. Il loro desiderio di saperne di più e di esplorare tutte le loro capacità è sempre molto visibile, e questo rende il processo creativo davvero interessante e gratificante. Il Jeune Ballet Rosella Hightower mi darà l'ispirazione di cui ho bisogno. Potrò trovare le loro voci individuali di cui forse non sono ancora consapevoli. È questo viaggio nell'ignoto che renderà la creazione emozionante e intensa.
Sono una ballerina di danza classica e questo costituisce la base del mio lavoro di coreografa. Mi piace esplorare i limiti della danza classica e trovare nuove emozioni. Questo mi permette di spingermi sempre più in là con il mio linguaggio coreografico, ispirato da ciò che gli altri danzatori possono offrirmi rispondendo a ciò che chiedo loro. È in questo dialogo tra me e i danzatori che ottengo i risultati che voglio e che mi aspetto. Non vedo l'ora di conoscere i danzatori del Jeune Ballet Rosella Hightower e di iniziare questa creazione insieme. Mi sento molto ottimista riguardo a questa esperienza e posso solo sperare nei migliori risultati".
Filipe Portugal
Foto: Sakher Almonem
Coreografia: Francesco Nappa
Musica: Peter Broderick, Max Richter
Creato nel 2016 per il Jeune Ballet di Cannes Rosella Hightower
Durata: 7 mn
2 danzatori
G/S<L , che sembra il nome della giovane Giselle, è in realtà l'acronimo della storia di cui è protagonista.
Giselle, malata di cuore e malata d'amore; del suo amore per Albrecht.
Un pas de deux di passione, di fiducia e, allo stesso tempo, di trappola, una danza infinita oltre la morte.
La sigla termina con "< L" (= meno di "Love"); la più potente delle forze prevale, ciò che la uccide è ciò che la salva. Come in una foresta, il cinguettio accompagna la coppia in un'atmosfera in cui è difficile distinguere se i due protagonisti abbiano già varcato la soglia della morte.
Foto: Nathalie Sternalski
Coreografia: Jean Charles Gil
Durata: 25 mn
Let's Go, un momento di vita in mutazione.
Così come queste giovani ragazze con i loro veli di tulle evocano il bozzolo dell'infanzia nell'immagine delle ballerine di Degas, una dinamica collettiva ordinata prende forma e l'abbaglio autonomo prende il sopravvento.
Mutazione.
È indossando le scarpette da punta che le vere adolescenti diventano donne in divenire, osando sperimentare i primi segni di femminilità, spingendo la propria personalità a sbocciare LET'S GO...
Come gentili disturbatori, i ragazzi si mescolano a loro, comportandosi da veri cavalieri.
Foto: Nathalie Sternalski
Coreografia dopo Marius Petipa
Musica: Édouard Deldevez
Ripresa del 1881
Durata: 7 mn
6 danzatori
Paquita è un balletto in 2 atti e 3 tableaux di Joseph Mazilier e Paul Foucher, con musica di Édouard Deldevez, presentato per la prima volta all'Opéra di Parigi il 1° aprile 1846, con Carlotta Grisi e Lucien Petipa nei ruoli principali. La trama si svolge nella pittoresca Spagna del XIX secolo. Il soggetto spagnolo esalta le campagne militari del Primo Impero e riecheggia la sensibilità dell'epoca, segnata dai viaggi di pittori e scrittori francesi in Spagna.
Allontanandosi dai temi onirici del ballet blanc, Paquita riscosse un notevole successo grazie alla brillantezza dei suoi interpreti e alle numerose danze spagnole che compongono il balletto. Fu ripreso più volte, in particolare da Marius Petipa per il Teatro Bolshoi Kamenny nel 1847.
Il Cannes Jeune Ballet Rosella Hightower presenta un adattamento del famoso Pas de trois.
Foto: Francesco Curci
Coreografia: Francesco Curci
Musica: Philip Glass, Parno Graszt, Ludwig van Beethoven
Durante il processo creativo, l'intenzione era quella di congelare ogni emozione, sentimento e pensiero di ognuno di noi in qualcosa che, si spera, sarà solo un ricordo.
L'opera diventa un riflesso di un pezzo di vita che l'umanità è stata costretta a sopportare e dello stato di contraddizione e confusione di cui soffriamo ancora oggi. Alla fine, nel profondo di noi stessi, la fiamma della libertà, seppur fragile, è ancora accesa nei nostri cuori e aspettiamo semplicemente di poter "vivere di nuovo".
Foto: Nathalie Sternalski
Coreografia: Davide Bombana
Foto: Nathalie Sternalski
Coreografia: Didy Veldman
Musica: Julia Kent, Terry Ripley Kronos Quartet
Creato nel 2021 per il Jeune Ballet di Cannes Rosella Hightower
Durata: 20 mn
Terra è una riflessione sugli elementi attualmente dominanti nel nostro mondo globalizzato. Insieme ai ballerini, abbiamo esplorato la misurazione, la riduzione della superficie del suolo, i confini e l'inquinamento, ispirati al cambiamento climatico e al Covid-19. Volevo affrontare la crisi attuale ed esprimerla con loro, in modo forte e bello allo stesso tempo.
Foto: Patrick Massabo